- 1. Un terzo dei tuoi clienti utilizza la ricerca sul sito
- 2. Stai spendendo soldi per ottenere visitatori, non clienti
- 3. Gli analytics della ricerca possono rivelare gli errori nascosti di UX
- 4. I visitatori che utilizzano la ricerca sul sito hanno maggiori probabilità di acquistare
- 5. La ricerca rispecchia le esigenze del cliente, non la tua offerta
La ricerca sul sito è più importante di quanto pensi. Solo il 30% dei tuoi visitatori utilizza la ricerca interna, ma è quel 30% che fa il 60% delle tue conversioni. Non ignorarli, ascoltali! Ecco 5 cose importanti che non sapevi sulla ricerca interna al sito.
1. Un terzo dei tuoi clienti utilizza la ricerca sul sito
Secondo la ricerca che abbiamo svolto su oltre 500 negozi online in tutta Europa, più di un quinto dei visitatori di un sito di e-commerce utilizza la ricerca sul sito per trovare i prodotti che desidera acquistare. Ciò significa che questi utenti sanno già cosa stanno cercando e si aspettano di trovarlo il più velocemente possibile. Questa percentuale aumenta con l’aumentare dei prodotti presenti nell’e-shop, fino a diventare l’elemento di navigazione più utile. Naturalmente, non dobbiamo parlare solo di e-shop. La ricerca all’interno delle basi di conoscenza, nelle news, nei blog o in qualsiasi altro portale di informazione è fondamentale per trovare i contenuti giusti.
2. Stai spendendo soldi per ottenere visitatori, non clienti
È molto probabile che per il momento tu stia facendo esattamente questo. Spendi senza sosta montagne di soldi per acquisire visitatori attraverso diversi canali. SEO, SEM, direct mailing, remarketing, inbound e content marketing… Ogni giorno c’è una nuova parola d’ordine per le tecniche di acquisizione ma, non si capisce perché, le visite non si traducono in conversioni del sito. E perché dovresti spendere soldi per acquisire visitatori, se poi non riescono a trovare i prodotti giusti sul tuo sito?
3. Gli analytics della ricerca possono rivelare gli errori nascosti di UX
Esistono già moltissimi strumenti di analisi per la user experience. I risultati delle mappe di calore, dei test A/B sugli obiettivi di conversione, dei funnel multicanale e molti altri sono in grado di mettere in evidenza i problemi della user experience del tuo sito. Ma cosa fanno nella realtà i tuoi clienti quando non riescono a trovare il giusto elemento di interazione? Hai indovinato: lo cercano utilizzando la ricerca del sito. Non stupirti quando, analizzando le metriche di ricerca, scopri ricerche di tendenza come “carrello della spesa”. Potrebbe voler dire che sul tuo sito web l’icona del carrello è poco visibile.
4. I visitatori che utilizzano la ricerca sul sito hanno maggiori probabilità di acquistare
Beh, è piuttosto logico. Chi va in un negozio fisico e cerca il reparto della birra, è più che propenso ad acquistare una birra. Lo stesso principio funziona anche online: se stai cercando un certo modello di smartphone, probabilmente sei più propenso ad acquistarlo rispetto a un altro utente che si è imbattuto casualmente sullo stesso modello di smartphone cliccando su un banner. Secondo una ricerca di eConsultancy, le persone che utilizzano la ricerca sul sito effettuano il 70% di conversioni in più. 70%! Prova a immaginare di quanti visitatori avresti bisogno se volessi aumentare le vendite di così tanto.
70%
Chi usa la ricerca interna al sito ha il 70% in più di possibilità di fare acquisti da te.
5. La ricerca rispecchia le esigenze del cliente, non la tua offerta
Ok, molti rivenditori online gestiscono il loro portafoglio prodotti secondo il principio “i clienti lo vogliono”. Purtroppo questa convinzione si basa sulle vendite effettive, non sulle reali esigenze dei clienti. Ovviamente i clienti acquisteranno sempre e solo gli articoli che hai in stock, ma se in realtà avessero bisogno di qualcos’altro? La ricerca sul sito può dirti cosa cercano i tuoi clienti e quindi di cosa hanno realmente bisogno. Se segui le tendenze, le ricerche possono aiutarti a mettere in stock i prodotti giusti e a offrire ciò che i clienti cercano davvero.
Gejza è CEO e co-fondatore di Luigi's Box. Lavora da dieci anni sulla user experience e sull'ottimizzazione dei tassi di conversione nell'e-commerce. La sua attività si concentra principalmente sulla gestione, la strategia e la finanza dell'azienda nonché sul fornire supporto ai clienti più grandi di Luigi's Box, per aiutarli a ottenere il massimo dalla tecnologia di ricerca e raccomandazione di prodotti.
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